Tappa 3 – Casa Fano, Parma

Casa Fano, situata in Strada del Quartiere n. 9 a Parma, fu emblema di amore e, contemporaneamente, di odio. Il 27 settembre 1942 dentro le sue quattro mura nacque Roberto, figlio di Ermanno Fano e di Giorgina Padova. La felicità per la nascita del bimbo, tuttavia, lasciò ben presto spazio a sentimenti di natura opposta: poco più di un anno dopo, infatti, quella stessa casa divenne un bersaglio dei nazifascisti. Dopo l’emanazione della circolare n. 5, firmata dal Ministro dell’Interno della Repubblica Sociale Italiana Guido Buffarini Guidi, infatti, anche a Parma venne avviata una vera e propria “caccia” agli ebrei: la circolare, nello specifico, prevedeva che tutti gli ebrei residenti nel territorio nazionale venissero arrestati e internati in campi provinciali. In ottemperanza a queste disposizioni, il giorno 8 dicembre 1943 alcuni agenti di polizia si presentarono dinnanzi a casa Fano e arrestarono tutti i membri della famiglia. Una volta giunti in questura, soltanto Enrico Fano e Giulia Bianchini, a causa dell’età molto avanzata, furono prosciolti e scamparono all’internamento. Per tutti gli altri, invece, non ci fu possibilità di salvezza: Alba Fano, Giorgina Padova e i tre bambini furono internati nel campo di Monticelli Terme, mentre Ermanno Fano fu internato nel campo di Scipione.

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