La guerra è iniziata da poco. L’Italia fascista è ancora a fianco della Germania di Hitler. E l’occupazione tedesca è ancora di là da venire. Ma questo non toglie che la vita per un ebreo sia facile. Viene internato nel campo di Ferramonti di Tarsia (Cosenza) e a inizio 1941 viene portato nel campo di Montechiarugolo. È solo l’inizio di una lunghissima detenzione. Nel maggio del 1942, pur come “internato libero” viene inviato a Colorno, uno status che impedisce di godere di piena libertà e sottoposto a continua sorveglianza.
Ma è con l’inizio dell’occupazione tedesca che comincia il peggio. Nell’ottobre 1943 le SS lo arrestano, portando al campo di Scipione e da lì, nel febbraio 1944 nel campo di Fossoli.