Proprio nei giorni in cui Samuel Spritzman veniva internato a Nepi, l’Unione Sovietica invadeva la regione rumena della Bessarabia: Chisinau diventava quindi una città sovietica e, di conseguenza, Spritzman riuscì ad ottenere la cittadinanza sovietica. Diventato cittadino un paese neutrale, l’ambasciata dell’Urss poté fare pressioni per liberarlo, cosa che avvenne nell’aprile del 1941.
Spritzman a quel punto fu assunto per sei mesi dall’ufficio stampa dell’ambasciata, a Roma.