Giulia Bianchini, quando il 2 agosto 1944 fu prelevata dalla propria abitazione e fu arrestata insieme al marito, aveva 79 anni. Dopo l’arresto, fu immediatamente separata da Enrico e fu condotta nel campo di transito di Bolzano; da lì fu poi trasferita nel campo satellite di Merano, dove il 9 febbraio 1945 morì in seguito alla grave condizione di deperimento fisico causata dal durissimo regime di detenzione: la donna venne lasciata sola in una cella di punizione senza acqua né cibo.