Nel dicembre del 1944 Primo Polizzi fu trasferito nel carcere di San Francesco. Lì poté trovare conforto nell’incontro, in cella, con Don Ferruccio Botti, arrestato per aver collaborato con i partigiani. In un’unica cella, allora, la recitazione del rosario si intrecciava con i canti partigiani, che riecheggiavano entro le mura del carcere. A cantare non era solo Primo: lo accompagnavano le voci di alcuni partigiani di Casalmaggiore detenuti in una cella soprastante quella di Polizzi. La solidarietà tra i resistenti si rafforzava in carcere e si realizzava attraverso gli strumenti più disparati: Primo racconta che i partigiani di Casalmaggiore mettevano in comune con lui i viveri che ricevevano dall’esterno calandoli dalla finestra per mezzo di una corda. “Dai, Manetto, che arriva la colomba” (“Primo Polizzi. Il prigioniero che canta. Intervista sulla deportazione”, p. 68), gridavano, e Primo si affacciava subito per ricevere ciò che gli mandavano. Poco prima di Natale, Primo fu caricato su un furgoncino insieme ad altri partigiani, tra cui Angelo Bianchi, compagno di scuola di Manetto. La destinazione del viaggio era Reggio Emilia, ma durante il tragitto, dopo Sant’Ilario, il mezzo ebbe un guasto e dovette arrestarsi. In quel momento, nella speranza che qualcuno venisse a liberarli, i partigiani iniziarono a cantare “Bandiera Rossa”, “Il Partigiano”, “Sugli aspri monti ci siam fatti lupi”. Purtroppo, nessuno giunse. L’indomani mattina arrivò un camion che condusse i partigiani nel carcere di Reggio Emilia. Nei giorni seguenti, si seppe che l’intenzione primaria dei tedeschi era quella di fucilare i partigiani: il guasto del furgoncino impedì la realizzazione del piano e fu provvidenziale per i prigionieri.
Il 4 gennaio 1945 Primo Polizzi fece ritorno nel carcere di San Francesco, dove rimase per un tempo molto breve: venti giorni dopo fu fatto salire su una corriera con le mani legati con un fil di ferro e, dopo un solo giorno di sosta a Verona, nella sede della SIPO, fu condotto nel campo di transito di Bolzano.